Sinistra Autonomia FederalismoRipartiamo dalle idee e dai territori
Siamo una rete politica: «Sinistra autonomia federalismo». La denominazione definisce la cultura politica cui ci riferiamo. Questa rete è formata da persone con e senza appartenenza partitica, con un saldo orientamento politico autonomista, federalista e verso i valori della sinistra e dei progressisti. Non siamo, né vogliamo essere, un ennesimo piccolo partito e neppure la corrente di una delle formazioni politiche esistenti. Non coltiviamo alcuna ambizione elettorale. Pratichiamo il metodo democratico senza avvertire la necessità di statuti associativi.
Da che cosa siamo mossi? Nella storia italiana, il biennio 2016 - 2018 resterà profondamente marcato dalle due pesanti sconfitte subite dal centrosinistra che ha retto il governo della Repubblica: da un lato il referendum del dicembre 2016 che ha sconfessato il progetto di riforma costituzionale approvato dal Parlamento; dall’altro le elezioni politiche del marzo 2018, che hanno messo in piena evidenza lo scontento popolare per la politica economica e sociale del Governo. A queste sconfitte politiche, vera e propria rotta, è seguito un forte smarrimento in seno alla sinistra, a partire dai gruppi dirigenti che ne sono stati i primi responsabili. Ma è poi tutta una moltitudine di cittadini e cittadine - non solo della sinistra, bensì dell’intero fronte democratico e progressista, già largamente delusa dagli esiti di una politica incapace di soccorrere il vasto popolo delle vittime della crisi, e in marcia verso il disimpegno o altri lidi - ad essere rimasta del tutto ammutolita e priva di solidi riferimenti ideali, culturali e politici di fronte alla deriva populista e della destra sovranista. L’attuale quadro politico nazionale è segnato dalla prevalenza di soggetti politici che al di là della diversa connotazione, sovranista o populista, mirano a infirmare le principali conquiste sociali, civili e costituzionali della democrazia italiana ed europea. Sulla scala mondiale si ha un’involuzione pressoché generale della tendenza che, pur duramente contrastata, appariva irreversibile all’affermazione di valori fondamentali quali la salvaguardia dell’ambiente, la convivenza pacifica, il rispetto dei diritti umani, la libertà di fede e di opinione, la solidarietà sociale, il controllo democratico del potere economico e politico. Tutto questo è oggi sotto attacco.
La responsabilità di chiunque abbia un’altra idea è assai grande.
La rete nasce dunque dalla necessità di contribuire a riaprire in seno alla variegata galassia delle forze progressiste la discussione su temi oggi centrali per la difesa e l’ulteriore affermazione della democrazia, della giustizia, dei diritti civili e sociali, dell’eguaglianza di genere.
Ci siamo riuniti in assemblea una prima volta a Ghilarza in un giorno emblematico, sa die de sa Sardigna, per ripartire dal territorio e dall’idea dell’autonomia come funzionale all’impegno sociale e culturale e come strumento dello sviluppo della società sarda. Abbiamo constatato che la volontà di partecipare è diffusa, che si può lavorare per obiettivi politici fondamentali e che insieme possiamo fare la parte che spetta a ciascuno di noi. Chiunque sia interessato può partecipare da protagonista perché la partecipazione democratica, il confronto e il ragionare insieme, sono il metodo di lavoro realmente applicato nella rete.