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Ripartiamo dalle idee e dai territori. Sinistra- Autonomia- Federalismo
Per l’Europa unita dei diritti civili e sociali - Carbonia 14 gennaio 2019
Carbonia, lunedì 14 gennaio 2019, ore 17,30, Centro culturale Euralcoop, Piazza Marmilla, piano terra, torri bianche.
Per l’Europa unita dei diritti civili e sociali
Promossa da un gruppo di persone di varia appartenenza politica, molti senza appartenenza partitica, si tiene a Carbonia un’Assemblea aperta sulle ragioni per lottare per l’unità politica dell’Europa e contro la sua disgregazione che è l’obiettivo centrale delle forze della destra sovranista. Alle sconfitte, sostengono i promotori, la sinistra deve reagire con spirito autocritico ripartendo dalle idee e dai territori, e dalla discussione sulle questioni fondamentali, evitando le secche di un dibattito tutto schiacciato sulla polemica e sulla contingenza.
L’Europa è percorsa da venti nazionalistici e sovranisti che trovano crescente alimento anche in Italia il cui governo pratica politiche con tratti marcatamente xenofobi.
Bisogna reagire innanzitutto sul piano culturale. Nonostante le gravi difficoltà e i limiti dell’Unione Europea, emersi soprattutto negli anni più recenti, il rafforzamento anche politico, in una prospettiva federale, dell’Unione europea non ha alternative, se non negative. A dimostrarlo stanno il lungo periodo di pace – mai conosciuto prima – che l’Europa occidentale ha vissuto dal 1945 ad oggi; i progressi che l’Unione europea continua a segnare nell’affermazione e nella tutela dei diritti fondamentali, quali sono stati enunciati dalla Carta di Nizza del 2000; la formazione in atto, a dispetto dei rigurgiti sovranisti ed esclusivisti, di una identità transnazionale permeata di valori umanistici e solidali.
Sappiamo che i sovranismi e i populismi che rodono dall’interno l’Unione europea si alimentano specialmente del timore dell’immigrazione extra-comunitaria. Sappiamo però anche che l’esodo delle popolazioni dell’Asia e dell’Africa verso l’Europa è la conseguenza dei conflitti in atto in vaste aree di questi continenti e soprattutto, della dinamica dualistica dell’economia «mondializzata» che nelle aree forti porta ricchezza e benessere e nelle aree deboli miseria e disperazione. Serve perciò una risposta basata sui valori fondanti la civiltà europea che agisca sulle casi cause di fondo di questi fenomeni epocali.
Il populismo è alimentato anche dal disagio sociale che interessa una parte estesa della popolazione soprattutto nelle aree periferiche. Noi vogliamo un’Unione Europea che ponga al primo punto le questioni del lavoro e dell’equità sociale. Non casualmente, il programma federalista del Manifesto di Ventotene che continua ad essere un riferimento politico e culturale essenziale, ha una forte caratterizzazione anche sociale perché si propone, oltre che la «definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani», anche «l’emancipazione delle classi lavoratrici e la realizzazione per esse di condizioni più umane di vita».
Di queste cruciali questioni si discuterà in un’assemblea aperta presso il Centro culturale Euralcoop piazza Roma, lunedì 14 gennaio, con inizio alle ore 1730. Il dibattito sarà introdotto da Gian Giacomo Ortu, storico e da Gianmario Demuro, costituzionalista.
Carbonia, 04 gennaio 2018