Sinistra Autonomia FederalismoRipartiamo dalle idee e dai territori
A settanta anni dalla conquista dell’Autonomia Speciale, i sardi sentono la Regione come un apparato burocratico, centralizzato e pesante, invasivo della sfera di autonomia di comuni e territori, di cittadini e imprese. Può perciò accadere, e accade, che concetti come autonomia e federalismo suonino come logori e abusati, scanditi per finalità propagandistiche che eludono la crudezza della situazione sociale. Epperò le questioni sono fra loro intrecciate. Se allunghiamo lo sguardo vediamo che in tante parti dell’Europa e del mondo (“prima l’America” scandisce Trump) e anche in Italia, riemergono forti le spinte nazionalistiche. Il sovranismo ha assunto il significato di chiusura delle frontiere, quelle dei valori e della cultura innanzitutto. Sono spinte differenti nell’origine, tutte connotate da valori negativi, tipici della destra politica, portatrici di prospettive funeste. Se per quelle vie si incontrano orizzonti storicamente tragici, bisogna tuttavia fare i conti con un’Unione europea che ha anteposto ai diritti sociali e di cittadinanza, altri interessi. Senza giri di parole, si deve anche dire che in Italia e in Sardegna è necessario a fare i conti anche con il significato profondo della bocciatura di una riforma costituzionale accentratrice - comunque giudicata come tale - dei poteri nello Stato o meglio nell’esecutivo. Nel voto del popolo sardo così largamente contrario a quella riforma costituzionale, non c’è anche l’espressione di un’aspirazione all’ autogoverno che ha redici profonde nella storia. Con quel voto deve fare i conti la sinistra tutta, anche indipendentemente dal segno del voto espresso da ciascuno. E’ un fatto che la sinistra appare smarrita nel suo insieme, dopo i due pesanti voti che hanno sconfessato il progetto di Stato e di assetto democratico e punito la politica economico-sociale. Bisogna ritrovare la bussola. Bisogna almeno provarci, con umiltà e spirito critico e autocritico. Ripartiamo dalle idee. Proponiamo perciò una discussione sull’autonomismo e sul federalismo, a Ghilarza, il 28 aprile, sa die de sa Sardigna, ripartendo dall’idea dell’autonomia come funzionale all’impegno sociale e culturale e come strumento dello sviluppo della società sarda. Il principio federalista è la chiave per realizzare il pieno autogoverno e una più profonda unità, limitare i poteri dei governi centrali, andare oltre i sistemi istituzionali decentralizzati, perseguire la piena cittadinanza in una prospettiva europea e mondialista. Siamo per un federalismo cooperativo e societario alternativo ai modelli di federalismo competitivo e indifferente ai diritti di cittadinanza. Siamo per pratiche federaliste, innanzitutto sulla cultura e sul territorio, che inverino sin d’ora l’aspirazione nelle scelte politiche attuali. Vi invitiamo a partecipare a una discussione che comprende contributi di intellettuali di solido impegno civile e che è organizzata in modo da consentire a chi lo voglia di intervenire. Non coltiviamo velleitari propositi di dare la linea a chicchessia. Sarà un buon risultato se contribuiamo ad animare un dibattito cui sono attente le associazioni culturali e quasi indifferenti le formazioni politiche. Ghilarza 28 aprile 2018